STORIA DELLA LEGIO VI Victrix

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  1. iBlackMambaz
     
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    Creata dall'imperatore Ottaviano nel 41 A.C., dall'unione dei veterani della LEGIO VI FERRATA più alcuni uomini delle legioni di Gaio Giulio Cesare.
    Scende in campo per la prima volta in questa stessa data, durante l'assedio di Perugia e successivamente prende parte alla guerra contro Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno, che aveva occupato la Sicilia tagliando i rifornimenti di grano provenienti dall'Egitto necessari a Roma.

    Nel 31 A.C combattè nella famosa BATTAGLIA DI AZIO, contro il console Marco Antonio e la regina egizia Cleopatra.

    Fu trasferita nel 30 A.C nella Spagna Tarraconense. Qui servì nelle guerre cantabriche che durarono ben otto anni, nel periodo che andò dal 29 al 19 A.C. Oltre a questa legione pare abbiano preso parte al conflitto anche legioni come I Germanica, II Augusta, IV Macedonica,V Alaudae, IX Hispana e la X Gemina. Dopo aver stazionato in Spagna per cento anni venne appellata con il nominativo di Hispana. Alcuni uomini della LEGIO VI insieme a quelli della LEGIO X GEMINA furono tra i primi coloni di Saragozza.

    L'appellativo VICTRIX invece, fu attribuito alla legione ai tempi dell'imperatore Nerone nella prima metà del I secolo D.C.

    Nel 67 molti senatori e governatori erano scontenti dell'operato di Nerone e cominciarono a tramare contro di lui. Essi infatti supportavano il governatore dell'Hispana Tarraconense, Servio Sulpicio Galba che dichiarò di voler spodesare l'attuale imperatore.

    Più tardi fu dichiarato imperatore proprio nel campo legionario della VI VICTRIX. Fondò poi la VII GEMINA con la quale marciò su Roma, dove Nerone si suicidò nell'estate del 68. La VI VICTRIX nel frattempo rimase in Spagna.

    Nel gennaio del 69 il comandante della Germania Inferior, Vitellio marciò su Roma col suo esercito. Galba fu colto dal panico, commise degli errori e fu linciato dai suoi stessi soldati. Gli successe Ottone, che ereditò la guerra contro Vitellio. Fu però sconfitto a Cremona e Vitellio riuscì a diventare imperatore (Aprile 69), finchè fu a sua volta battuto da Vespasiano, comandante di un esercito romano in Giudea. Nel frattempo, il confine del Reno rimase pericolosamente scoperto, e i Batavi si rivoltarono. Questi ebbero un iniziale successo, distruggendo ben due legioni (V ALAUDAE e XV PRIMIGENIA), ma nel 70, Vespasiano inviò una grossa spedizione al nord. La VI VICTRIX fu una delle legioni coinvolte. A Xanten uscì vittorioso, in una dura battaglia commemorata in un'iscrizione dove viene menzionato il nuovo imperatore e comandante della VI legione, Sesto Caelio Tusco.

    Dopo questa campagna militare, la VI VICTRIX rimase in Germania Inferior e pose il suo quartier generale a Neuss ex base della XVI GALLICA. La fortezza dovette essere ricostruita poiche distrutta dai Batavi. Molti soldati avrebbero prestato servizio in altri luoghi della provincia, come ad esempio suggerisce una stele rinvenuta a Juliacum che afferma che essi sorvegliarono il passaggio di un vicino fiume.

    Alla fine del I secolo, la VI legione fu inviata a Xanten, a rimpiazzare la XXII PRIMIGENIA. Molti soldati tuttavia, non rimasero in questa base: durante le guerre di Dacia, alcune unità della VI VICTRIX furono inviate sul Danubio, rimasto praticamente incustodito ora che le truppe erano impegnate in Dacia. Un'iscrizione suggerisce che un'unità della VI prese parte ad un'operazione al fianco di altre legioni della Germania Inferior, la X GEMINA e la I MINERVIA, da Nijmegen e Bonn.

    Quando nell'89 il governatore della Germania Superiore, Lucio Antonio Saturnino si ribellò contro l'imperatore Domiziano, l'esercito della Germania Inferior - composto da I Minervia, VI Victrix, X gemina e XXII Primigenia - si diressero a Sud, verso Mainz, dove sconfissero i ribelli. Ad ogni legione fu dunque assegnato il titolo di Pia Fidelis Domitiana, che significa Fedele e Leale a Domiziano. Quando quest'imperatore morì, scomparve anche questo titolo.

    Sotto il dominio dell'imperatore Adriano, nel 119 D.C., la VI VICTRIX venne spostata nella Britannia del nord in ausilio delle truppe che già si trovavano sul posto a combattere la resistenza anti-romana, risultando determinante per il successo dell'operazione.

    Per difendersi dalle tribù guerriere dei Pitti, conosciute per la loro feroce bellicosità e per aver resistito al dominio romano, nel 122 la legione aiutò nella costruzione di un muro lungo 120 km che separava la provincia romana in Britannia dalla Caledonia (attuale Scozia), chiamato Vallo di Adriano (Vallum Aelium), il cui scopo era proteggere appunto dai possibili attacchi dei Pitti o dalle numerose tribù guerriere del nord. In particolare la VI costruì la sezione tra Newcastle e Carlisle,e un ponte che attraversava il fiume Tyne, vicino Newcastle. La costruzione di questo muro terminò nel 125.
    Seppur sia stato un progetto presto abbandonato, la legione prese inoltre parte alla costruzione del Vallo di Antonino nel 142.

    Tra il 155 e il 158 scoppiò una grossa rivolta nel nord della Britannia, che richiese un duro combattimento da parte delle legioni britanniche, che soffrirono pesantemente. I rinforzi furono inviati dalle due provincie germaniche. Inizialmente i Romani rimasero a capo della zona tra il muro di Adriano e il muro di Antonino, ma quando salì al trono Marco Aurelio, questa fu abbandonata, e il muro tornò ad essere il confine settentrionale dell'impero romano.

    Nel 185 ci fù una rivolta delle legioni romane in Britannia per spodestare l'odiato imperatore Commodo e rimpiazzarlo con un loro comandante, Prisco, che però rifiutò. La guerriglia che si scatenò, fu successivamente placata da Publio Elvio Pertinace, che fu un politico e un generale, oltre che prefetto della guardia pretoriana, proclamato poi imperatore il 31 Dicembre 192, giorno seguente all'uccisione di Commodo. Egli rimase sul trono per un breve periodo sino al 193 e dopo la sua morte, si scatenò una guerra civile tra diversi generali: Pescennio Nigro dall'Est, l'Italiano Didio Giuliano, Settimio Severo nel Nord'Est e Clodio Albino nell'occidente. Gli ultimi due finirono con l'allearsi l'un l'altro, permettendo così a Severo di sconfiggere Didio e Pescennio. Nel 196 lui e Clodio iniziarono una seconda fase di guerre civili che vide sconfitte le legioni britanniche a Lione. Quando le truppe rientrarono, scoprirono che la provincia era stata invasa dalle tribù nordiche e la VI VICTRIX dovette riconquistare e ricostruire York e parte del Vallo di Adriano. Al tempo stesso, l'unità fu ricompensata con il titolo Fidelis Constans.

    Nel 208, Settimio Severo giunse in Britannia, nel tentativo di conquistare la Scozia. La VI VICTRIX si spostò a Nord, dove condivise una grande fortezza con la II AUGUSTA, a Carpow, sul fiume Tay. Durante questa guerra, la legione ottenne il titolo di Britannica, e dunque da questo momento il suo nome per intero fu LEGIO VI VICTRIX PIA FIDELIS BRITANNICA.

    Nel III secolo la VICTRIX rimase a York, e condivise il destino della Britannia. Quando questa provincia entrò a far parte dell'impero gallico, la legione sostenne gli imperatori galli (260-274), mentre quando la Britannia raggiunse l'indipendenza, aiutò usurpatori come Carausio e Allectus (286-297). Dopo il 297, fu nuovamente incorporata nell'impero romano e i soldati servirono Costantino I Cloro. Quando anch'egli morì, i soldati della VI proclamarono suo figlio, Costantino il Grande, nuovo imperatore (306-337).

    Verso la fine del IV secolo, il dominio romano in Britannia era costantemente messo sotto pressione, e si dovette ristabilire l'ordine diverse volte. Nonostante la VI VICTRIX abbia sofferto delle sconfitte, essa continuò ad esistere per tutto il IV secolo. Probabilmente si è ritirata dal continente nel 402, con Stilicone, il generale supremo delle forze romane dell'impero d'occidente, durante il regno di Onorio.
     
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